Archivio mostre di Bobo:
1989 - 2025

Archivio_Andrea_Marescalchi_Allestimento_05
(01)
1989 / Ruhe / En Marge, Berna

(02)
1989 /Andrea Marescalchi / Museo Riz à Porta, Firenze

Work in progress

(03)
1991 / Importè d'Italie, ipote n'usa / Museo Italo Americano, San Francisco

(04)
1991 / Centre d’Art Contemporaine, Martigny

(05)
1992 / Doppio gioco / Galleria Bonomo, Roma/ Bari – San Domenico, Spoleto

(06)
1993 / Improvvisazione Libera / Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato

Work in progress

(07)
1994 / One man show / Autorimessa, Roma

(08)
1995 / Dialogue de paix / ART for The World, Palazzo delle Nazioni, Ginevra


"Si Dice di Colui" di Andrea Marescalchi si situa tra un’"esposizione" in uno zoo e un museo di storia naturale. È, molto semplicemente, uno struzzo interamente fatto di carte da gioco, con la testa conficcata nel terreno che copre il padiglione. L'uso delle carte appare particolarmente appropriato come riferimento all'elemento del caso, che determina le sorti della vita.

Nel caso di Jack Richardson, il caso lo ha condotto inesorabilmente nell’incubo della dipendenza, sempre alla ricerca della combinazione perfetta. Per lo struzzo, invece, il caso ha trovato una sua collocazione in un padiglione, in un parco, ai piedi dell’edificio delle Nazioni Unite. Di conseguenza, ha scelto di comportarsi con naturalezza e di cercare di scomparire.

"Il gioco non è entrato improvvisamente nella mia vita. A dieci o undici anni, mia madre, che mi riteneva straordinario, mi regalò una mini roulette come regalo di Natale. Il tavolo da gioco consisteva in una piccola striscia di tela cerata con tutti i ganci e i numeri dipinti sopra. Non ho mai saputo perché scelse proprio questo giocattolo; non ricordo di averlo mai chiesto. Ma, come ho detto, esigeva molto da me e mi spingeva a fare le cose più strane, come studiare il latino e imparare a ballare il tip tap, per assicurarsi che non potessi mai essere scambiato per un qualsiasi altro ragazzo del vicinato."
Jack Richardson, "Memorie di un giocatore"

(09)
1997 / Peindre? Andrea Marescalchi / Galleria Krieff, Parigi

Comunicato stampa

(10)
1997 / Andrea Marescalchi / tensions, Galleria Mottier, Ginevra

ANDREA MARESCALCHI DA ALEXANDRE MOTTIER – Se la mucca muggisce, la tigre ruggisce. Si sentiranno molti ruggiti alla Galerie Alexandre Mottier, 17 boulevard Georges-Favon, fino al 20 dicembre. L'italiano Andrea Marescalchi, 44 anni, vi espone infatti i suoi ritratti di tigri. Le immagini contengono numeri. Addizionati verticalmente, orizzontalmente e in diagonale, danno sempre 65 come risultato. Età della pensione o esoterismo? Non si sa, ma il catalogo cita alla rinfusa la Genesi, Isidoro di Siviglia, Lévi-Strauss e Plutarco, il che suggerisce alte ambizioni. Alcuni serpenti accompagnano l’allestimento, il che lascia pensare a un'esposizione densa di significati. Ma niente paura, potete anche limitarvi a guardare.

(11)
1997 / Meditation / Art for the World, Medersa Ibn Yqussef, Marrakesh

Andrea Marescalchi, romano di nascita ma fiorentino di adozione, ha completato la propria formazione artistica avviata all'Accademia lavorando a fianco di Sol Lewitt e Alighiero & Boetti. Ideatore e animatore di "Importò d'Italie" con Pancrazzi e Riz a Porta, si dedica da tempo a una ricerca artistica che predilige il disegno e ama esplorare le possibilità variabili - a macchie o disteso, denso o diluito, monocromo o policromo - dell'inchiostro.
Aspetto tipico della produzione recente di Marescalchi è la visione ravvicinata di una fauna che crea rapporti ideali e simbolici con l'essere umano.
II tema ornitologico, già trattato plasticamente da Marescalchi, viene qui affrontato con un lieve gusto orientale impreziosito dalla scelta cromatica degli inchiostri. Alla base del disegno un "dripping" leggero e su "scala ridotta" favorisce il disporsi autonomio della materia entro confini grafici determinati dall'artista.
A questa sorta di comunione tra concentrazione e pratiche di origine surrealista, Marescalchi integra il dato umoristico delle carte da gioco quali presenze determinanti e complementari di volontà e casualità.
Bibliografìa: Méditations, 1997.
[a. sa.]

(12)
1998 / Il punto / Galleria Continua, San Gimignano

(13)
2002 / Continuità, arte in Toscana 1990-2000 e collezionismo del contemporaneo in Toscana / Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato

(14)
2002 / Colpo di mano sul Monte dei Draghi / Galleria Seno, Milano

(15)
2003 / Andrea Marescalchi / Limonaia di Villa Strozzi, Firenze

(16)
2004 / Isole annodate a pesci / Galleria 9, via della Vetrina Contemporanea, Roma


Esperto di numeri primi e di numerologia, cultore del nastro di Moebius, pittore di montagne e animali secondo la tecnica cinese dell’inchiostro, Andrea Marescalchi utilizza lo spazio della galleria in questo modo: al piano sulla strada sistema quadri di isole, nel seminterrato nodi e pesci di profondità, quasi come se le isole fossero ancorate ciascuna al suo pesce. Il titolo della mostra è, infatti: isole annodate a pesci.
Marescalchi non rappresenta le isole in generale, ma solo quelle che stanno in relazione con esperienze di carattere umano, come per esempio l’isola dell’apocalisse di Giovanni, e studia il perché delle loro forme, quasi che esse, nella loro casualità, abbiano a che fare con il pensiero. Ma dalla sicurezza che ci ispira un’isola in pianta, la sua visione dall’alto, la sua mappa, Marescalchi ricorda subito la forma di una nuvola che dall’isola si può vedere, guardando dal basso, sdraiati a mirare il cielo, e subito la forma dell’isola si trasforma, sembra un drago, come una nuvola. Capita qui a proposito una poesia di Sandro Penna che dice:” Al pari di un profilo conosciuto/ o meglio sconosciuto/ senza pari tra gli altri animali/ unica terra/ il tuo volto casuale quanto amai”.
I nodi, nella loro complessità topologica e simbolica, nella loro scientificità, assicurano un legame tra la terra e il cielo, ma la loro azione continua nel profondo del mare che circonda le isole, là dove i pesci, che a quelle distanze dal sole sono draghi davvero, fingono di essere il sole.

Testo della mostra

(17)
2005 / Donna donne / ART for the World, Palazzo Strozzi, Firenze

(18)
2006 / Seeing... blue / The gallery at Buck house, New York

(19)
2008 / Tra me e te c’è qualcuno che guarda / Galleria Santo Ficara, Firenze

(20)
2010 / La scimmia, l’immagine, il suo doppio / Art for the world, Open Care, Milano

Comunicato stampa

(21)
2010 / Montaña / Galèria arte sonado, Madrid

(22)
2011 / Forest magic mountain / Il bosco dei poeti alla FAO, Roma

Il Bosco dei Poeti al MART di Rovereto, 2024

(23)
2012 / Muro di china / Galleria Eva Menzio, Torino

(24)
2014 / Anda e rianda / Binnenkant 21, Amsterdam

(25)
2014 / Paso Doble / Casa dei Mori, Venezia

(26)
2016 / Cosmic Connections / Galleria David Totah, New York

(27)
2017 / Aqua / Art for the World, Château de Penthes, Ginevra

(28)
2018 / Il Terzo Giorno / Palazzo del Governatore, Parma

(29)
2019 / Il Profumo delle fiabe, Cappuccetto Rosso, Santa Maria della Scala / Museo d'arte per bambini, Siena

(30)
2022 / Io sono Marescalchi / Assab One, Milano

(31)
2023 / Io, Loro, Noi / Spazio Fond, Firenze

(32)
2024 / Arte Numero / Museo Archeologico Regionale della Valle D'Aosta, Aosta

(33)
2024 / Movimento, spazio, natura-cultura / Università degli Studi di Firenze, Firenze

(34)
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